(22° settimana - anno 2024)
Citazione del giorno:
Kurt Vonnegut: "Rimani gentile, non lasciare che il mondo ti renda insensibile."
Le valutazioni alte, una Federal Reserve cauta nel ridurre i tassi d'interesse e una situazione politica complessa dovrebbero mettere la prudenza in primo piano. Eppure, ogni impulso ribassista si rivela costoso per chi cerca di seguirlo. Nel mondo delle criptovalute, l'entusiasmo è palpabile e anche alcuni mercati emergenti stanno tornando alla ribalta. Le obbligazioni societarie "spazzatura", quelle con rating più basso, continuano a rendere di più rispetto a quelle di qualità superiore. L'S&P 500 ha superato di nuovo la soglia dei 5.300 punti, annullando le perdite della settimana. Il Nasdaq 100 ha raggiunto un nuovo record storico, grazie ai guadagni di Nvidia. Al contrario, il Dow Jones e il Russell hanno chiuso in negativo. Mentre il mercato azionario continua a crescere, la partecipazione al rally (market breadth) diventa più ampia e diminuisce allo stesso tempo la preoccupazione per la forte concentrazione dei titoli Big Tech. I rendimenti dei titoli del Tesoro sono aumentati. Il dollaro ha recuperato terreno dopo il calo della scorsa settimana. L'oro ha vissuto la sua settimana peggiore degli ultimi otto mesi. Bitcoin ha registrato una seconda settimana di rialzi, toccando i 69.000 dollari. Ethereum ha performato ancora meglio di Bitcoin. Nonostante un rimbalzo venerdì, i prezzi del petrolio hanno chiuso la settimana in calo. Dopo sei settimane di dati economici deboli, questa settimana ci sono stati segnali positivi dall'economia americana. Wall Street ha accolto con sollievo i dati dell'Università del Michigan, che mostrano una riduzione delle aspettative di inflazione annuale dal 3,5% al 3,3%. I verbali della riunione della Fed hanno rivelato che, mentre la politica monetaria è considerata “ben posizionata", alcuni funzionari sono pronti a inasprirla ulteriormente se necessario. Per vedere un taglio dei tassi a luglio, ci vorrebbero non solo dati migliori sull'inflazione, ma anche segnali significativi di debolezza economica o del mercato del lavoro. Nvidia riesce ancora a sorprendere e le sue azioni continuano a salire alle stelle. Ma quanto dovrebbe valere esattamente? Capire questo significa immergersi in un mare di superlativi. L'azienda è in prima linea nella tecnologia dirompente del momento; quindi, non sorprende che piaccia così tanto al mercato. La crescita delle sue vendite è mozzafiato, soprattutto se confrontata con giganti del passato come Intel, il leader dei chip durante la rivoluzione di internet, e Cisco Systems, che ha dominato la fornitura di router. Sembra che per Nvidia l’arrivo di ChatGPT nel novembre 2022 sia stato un cambiamento ancora più trasformativo rispetto al sistema operativo Windows, al World Wide Web o all’iPhone. Questo rende Nvidia un "BUY"? Guardiamo Intel: dal 1986 al picco delle dot-com nel 2000, il prezzo delle sue azioni è cresciuto ad un tasso annuo del 27,66%. Nei 24 anni successivi, però, ha registrato un incremento annuo del -6,5%. Questo ci ricorda che le posizioni di comando non durano per sempre e che può essere difficile prevedere quando finirà la leadership. Dopo le grandi innovazioni tecnologiche, i prezzi e i margini tendono a scendere rapidamente. Oggi Nvidia detiene una quota di mercato per i chip AI di circa il 90% e margini di profitto del 55%, ma i competitor faranno di tutto per spodestarla dal suo trono. Al momento, Nvidia è il “diamante” dell’intelligenza artificiale. Giovedì, la sua capitalizzazione di mercato è aumentata di 218 miliardi di dollari, quasi quanto il PIL della Grecia. Per quanto riuscirà a mantenere il suo splendore? Nvidia è importante, questo è evidente. I suoi risultati sembrano cruciali per gli "spiriti animali" del mercato azionario nel suo insieme. Le trimestrali di Nvidia sono arrivate ad avere un impatto paragonabile a quello normalmente riservato a eventi macroeconomici come i cambiamenti di politica monetaria. L'interesse per l'intelligenza artificiale non si limita alla popolazione generale. Tra le aziende, l’aumento dell’interesse per questa tecnologia è notevole. I riferimenti all’IA da parte dei dirigenti aziendali durante le chiamate sugli utili sono quasi triplicati dal primo trimestre '23. Gli amministratori delegati sentono chiaramente la necessità di parlare di questa tecnologia, sottolineando come le loro aziende potrebbero trarne vantaggio. L'estrema ansia di discutere di intelligenza artificiale potrebbe anche suggerire che molti si siano sentiti sotto pressione per acquistare un gran numero di chip da Nvidia. L’intelligenza artificiale aiuterà realmente queste aziende a generare ricavi e profitti nei prossimi mesi e anni? Questa è probabilmente la domanda chiave e suggerisce che forse sarebbe più saggio osservare i risultati di altre aziende piuttosto che quelli di Nvidia. Ci siamo quasi! I primi ETF americani che investono direttamente in Ethereum stanno per arrivare. In una mossa che sembrava improbabile fino a pochi giorni fa, la SEC ha approvato giovedì le proposte delle borse statunitensi per quotare prodotti legati al secondo asset digitale più grande per capitalizzazione di mercato. I gestori dei fondi hanno ancora bisogno di un'ulteriore approvazione prima del lancio ufficiale e la tempistica è ancora incerta. Supponendo che ottengano il via libera, la grande domanda è: riusciranno questi ETF su Ethereum a replicare il successo dei loro omologhi su Bitcoin? Questi ultimi hanno accumulato asset per 57 miliardi di dollari, spingendo emittenti come VanEck, ARK Investment, BlackRock e Fidelity a lottare per accaparrarsi il vantaggio della prima mossa nella corsa al lancio di ETF Spot Ether. Sebbene il pubblico al dettaglio costituisca la maggior parte degli acquirenti, gli ultimi rapporti 13F rivelano che hedge fund, fondi pensione e banche hanno investito capitale negli ETF spot su Bitcoin. L'arrivo degli ETF su Bitcoin ha rappresentato una svolta perché detengono realmente Bitcoin, a differenza dei prodotti legati ai futures. Lo stesso potrebbe valere per gli ETF su Ethereum, ma c'è chi dubita che possano attrarre la stessa mole di investimenti, dato che Ethereum è un mercato più piccolo rispetto a Bitcoin. Nonostante le opinioni contrastanti, il prezzo di Ethereum ha reagito positivamente, aumentando del 20% grazie alle speculazioni sull'arrivo degli ETF. Gli exchange hanno visto un afflusso netto di 62.000 ETH (231 milioni di dollari) giovedì, con acquisti giornalieri da parte dei detentori a lungo termine ai massimi livelli del 2024. Con l'approvazione degli ETF su Bitcoin, il prezzo di BTC è aumentato di circa il 60%. Sarà lo stesso per Ethereum? L’agenda macroeconomica che va dal 27al 31 maggio2024 sarà caratterizzata da alcuni dati macroeconomici di rilievo per le principali economie del Vecchio Continente e per gli Stati Uniti. A catalizzare l’attenzione degli operatori saranno i dati sull’inflazione degli Stati Uniti (deflatore PCE) e dell’Eurozona e il PIL del primo trimestre degli USA, ma non solo. Per gli Stati Uniti si attendono i dati relativi all’indice prezzi case, alla fiducia dei consumatori del Conference Board e all’indice manifatturiero della Fed di Dallas, alle vendite in corso di abitazioni, alle nuove richieste di sussidi di disoccupazione, alla bilancia commerciale dei beni, al reddito e alla spesa personale e al PMI di Chicago. Per l’area euro, si attendono anche alcuni indicatori di fiducia e il tasso di disoccupazione. Per la Germania, si prevedono il rapporto GFK, gli indicatori di fiducia e l’inflazione, oltre alle vendite al dettaglio. Per l’Italia, si attendono alcuni indicatori di fiducia, i prezzi alla produzione e il tasso di disoccupazione, il PIL del primo trimestre, l’inflazione e le vendite industriali. Infine, per la Cina, si attendono gli indici PMI manifatturiero, servizi e composito di maggio. Domani le Borse in Gran Bretagna e negli Stati Uniti saranno chiuse per festività.
VENERDI’
I listini dell’Asia hanno chiuso negativi. Nei singoli paesi lo Shanghai composite -0,88%, China A50 -1,25%, Hang Seng -1,38%, il Nikkei -1,27%, l’Australia ha chiuso a -1,08%, Taiwan -0,19%, la Corea del Sud Kospi -1,25%, l’indice Indiano Sensex -0,01%. Il nostro FTSEMib +0,07%, Dax chiuso +0,02%, Ftse100 -0,26%, Cac40 -0,09%, Zurigo -0,23%. Il Nasdaq +1,10%, S&P500 +0,70%, il Russell2000 +1,04%. L’oro ha chiuso a 2.335,50 dollari l’oncia, mentre il petrolio ha scambiato a 77,73$ per il wti e 82,12$ per il brent inglese. Il prezzo del Natural Gas quotato sul mercato di Amsterdam è di € 33,970. Lo spread BTP/BUND 130,300. L’indice VIX (il termometro dei mercati cioè la volatilità) chiude a 11,93%. Nel periodo pre-covid si attestava tra il 20% e l’11% e sono i due livelli entro cui vi è tranquillità nei mercati finanziari.
PRE-APERTURE
I listini dell’Asia si avviano a chiudere positivi. Nei singoli paesi lo Shanghai composite +0,29%, China A50 +0,59%, Hang Seng +0,52%, il Nikkei +0,43%, l’Australia ha chiuso a +0,80%, Taiwan +0,99%, la Corea del Sud Kospi +0,58%, l’indice Indiano Sensex +0,03%. Al momento in cui scrivo i mercati europei hanno una previsione di apertura sotto la parità l’America è chiusa per festività. L’oro si attesta a 2.344,20 dollari l’oncia, mentre il petrolio chiude intorno ai valori di 78,00$ per il greggio e 82,12$ per il brent. Infine, il Bitcoin quota 68.715 e l’Ethereum 3.914.
Buona giornata e buon inizio settimana.
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