(1° settimana - anno 2023)
Le azioni europee sono salite nella prima sessione di trading del 2023, grazie ai dati sulla produzione dell'eurozona in leggera crescita (sempre sotto la soglia spartiacque di 50), dopo un anno segnato dai timori di una recessione, mentre le banche centrali hanno aumentato i tassi a livello globale. Lo STOXX 600 è salito dell'1,0%, sostenuto dai titoli dei consumi discrezionali. Il settore automobilistico e dei ricambi ha guadagnato il 3,2% e nomi del lusso come LVMH e Kering hanno aggiunto circa il 2% ciascuno. Con i rendimenti dei bund decennali al di sopra del 2,50%, la rilassatezza delle contrattazioni di fine anno e il probabile calo dell'inflazione fanno sperare in un inizio d'anno positivo. Un primo indicatore è rappresentato dai dati che mostrano come la flessione dell'attività manifatturiera dell'area dell'euro abbia probabilmente superato il suo minimo, in quanto le catene di approvvigionamento iniziano a riprendersi e le pressioni inflazionistiche si allentano, portando a una ripresa dell'ottimismo tra i direttori degli acquisti. L'Europa sta prendendo abbastanza bene l'ultima tornata di PMI, in quanto le letture finali contribuiscono a confermare l'opinione (la speranza?) che il peggio potrebbe essere passato per i produttori del blocco UE, soprattutto perché i prezzi dell'energia sono scesi ai livelli dello scorso febbraio. Lo STOXX 600 ha chiuso il 2022 con forti perdite, a causa dell'aggressivo inasprimento delle politiche delle banche centrali per contenere l'impennata dei prezzi, del rallentamento economico, del conflitto tra Russia e Ucraina che ha alimentato le pressioni inflazionistiche e delle crescenti preoccupazioni per i casi di COVID in Cina. I titoli tecnologici sensibili ai tassi, tra le azioni che hanno registrato le peggiori performance lo scorso anno, sono saliti dell'1,6%. Il Presidente della BCE Christine Lagarde ha dichiarato che i salari della zona euro stanno crescendo più rapidamente di quanto si pensasse in precedenza e che la banca centrale deve evitare che ciò si aggiunga all'inflazione già elevata. I rendimenti obbligazionari della più grande economia europea, la Germania, sono scesi dai livelli più alti in oltre un decennio mentre gli investitori si preparavano ai dati sull'inflazione di questa settimana. Il ministro delle Finanze tedesco prevede che l'inflazione nella più grande economia europea scenderà al 7% quest'anno e continuerà a scendere nel 2024 e oltre, ma che i prezzi elevati dell'energia saranno la nuova normalità. Il DAX tedesco ha guadagnato l'1,05%, mentre anche le altre borse europee hanno iniziato l'anno con una nota positiva. Le borse di Londra e Dublino sono rimaste chiuse per la festività di Capodanno. Il settore energetico ha guadagnato l'1,8%, seguendo i prezzi del greggio. La Croazia ha inaugurato il nuovo anno con due cambiamenti storici: il più giovane membro dell'Unione Europea è entrato a far parte della zona Schengen, priva di frontiere, e della moneta comune dell'euro. I mercati americani sono rimasti chiusi per le festività. I market movers di oggi sono: mercato giapponese chiuso per festività, PMI Caixin manifatturiero in Cina, tasso di disoccupazione e CPI (Inflazione) in Germania, PMI del settore manifatturiero negli Stati Uniti.
IERI
I principali listini dell’Asia sono stati chiusi ad esclusione della Corea e dell’India. Nei singoli paesi lo Shanghai chiuso per festività, China A50 chiuso per festività, Hang Seng chiuso per festività, il Nikkei chiuso per festività, l’Australia S&P/ASX200 chiuso per festività, Taiwan chiuso per festività, la Corea del Sud Kospi -0,48%, l’indice Indiano Sensex +0,37%. Il nostro FTSEMib +1,90%, Dax +1,05%, Cac40 +1,87%, Ftse100 chiuso per festività, Zurigo chiuso per festività. Il Nasdaq chiuso per festività, S&P500 chiuso per festività, il Russell2000 chiuso per festività. L’oro ha chiuso a 1.822,85 dollari l’oncia, mentre il petrolio ha scambiato a 78,43$ per il wti 82,27$ per il brent inglese. Il prezzo del Natural Gas quotato sul mercato di Amsterdam è di € 81,150. Lo spread BTP/BUND ha chiuso a 210,39. L’indice VIX (il termometro dei mercati cioè la volatilità) chiude a 21,67%. Nel periodo pre-covid si attestava tra il 20% e l’11% e sono i due livelli che contraddistinguono la tranquillità dei mercati finanziari.
PRE-APERTURE
I listini dell’Asia si avviano a chiudere quasi tutti positivi. Nei singoli paesi lo Shanghai +0,88%, China A50 -0,37%, Hang Seng +1,65%, il Nikkei chiusa peer festività, l’Australia S&P/ASX200 -1,31%, Taiwan +0,61%, la Corea del Sud Kospi -0,31%, l’indice Indiano Sensex -0,11%. Al momento in cui scrivo i mercati europei hanno una previsione di apertura debole mentre l’America è positiva. L’oro si attesta a 1.853,65 dollari l’oncia, mentre il petrolio chiude intorno ai valori di 80,59$ per il greggio e 86,15$ per il brent. Infine il Bitcoin quota 16.712 e l’Ethereum 1.215.
Vince Lombardi: "L'impegno individuale in uno sforzo di gruppo: è quello che fa funzionare un team, un'azienda, una società, una civiltà."
Buona giornata.
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